la tavola OUIJA, chi vuole usarla?




In quanti film dell'orrore o opere pubblicate viene citata la famosa "tavola OUIJA"?
E' un invenzione o esiste davvero?
Come si usa e perché?


La tavola Ouija è una superficie di legno, piatta, sulla quale ci sono le lettere dalla A alla Z; i numeri da 0 a 9; i simboli del sole e della luna e le risposte Sì e No. Lo scopo di tale tavoletta è porre delle domande alle anime dei defunti o a un demone. Un indicatore mobile, o "planchette", quindi, è utilizzato per ottenere  "risposte" da tali anime. La lancetta dovrà muoversi sulla tavola ouija e comporre con le lettere a disposizione, la risposta. Molto in voga negli anni '20, viene considerata una "porta spirituale".



Il nome della tavola (spesso pronunciata wee-gee o chiamata scatola weegee in inglese), deriva dall'unione dei due termini, "oui", ("sì" in lingua francese) e "ja" (stesso significato in lingua tedesca).
Fu inventata tra il XVIII secolo e il XIX secolo; inizialmente non aveva un nome preciso ed era composta solo dalle lettere dell'alfabeto. Furono gli uomini d'affari Elijah J. Bond e Charles Kennard che ebbero l'idea di brevettare una tavoletta con stampato l'alfabeto, darle il nome OUIJA e metterla in commercio, il 28 maggio 1890.




Come, in teoria, si dovrebbe utilizzare:
Il contatto può avvenire se la seduta è svolta da due o più persone, le quali poggiano il dito sopra la planchette. Dopo aver "invocato lo spirito", è possibile porgli delle domande, sempre tenendo il dito sul puntatore. L'anima, tramite quest'oggetto, indicherà numero o lettere formando una frase, così da rispondere ai quesiti.




La tavola rappresenta uno dei più conosciuti e allo stesso tempo misteriosi oggetti esoterici esistenti. Se il tutto fosse vero rappresenterebbe una prova eclatante dell’esistenza del paranormale.
Esistono, però, spiegazioni scientifiche. Il movimento della lancetta sulla tavola, laddove si manifesti, viene spiegato come un effetto ideomotorio, ovvero un movimento umano inconscio suggerito dalla psiche. Con un esperimento, infatti, si fece notare come i partecipanti ad una seduta di ouija, da bendati, non produssero alcuna parola di senso compiuto.
In molti, però, sostengono che essa possa davvero mettere in contatto le persone con il mondo dei defunti.
Un’altra teoria, è quella secondo la quale si entri veramente in contatto con qualcuno, ma non con spiriti, bensì con il subconscio di persone viventi.
Chi, invece, non crede  nell'esistenza di forze esterne, sostiene che il movimento del puntatore sia causato dalle stesse persone che puntano il dito, anche inconsapevolmente, magari suggestionate dalle storie che riguardano questa tavola.
In molte "versioni" non è necessario che un medium partecipi alla seduta, e sembrerebbe molto facile avere dei contatti paranormali.




Tutti coloro che credono che essa funga, la ritengono molto pericolosa, perciò ne sconsigliano l’uso alle persone che lo fanno solo per curiosità o per gioco. Viene anche raccomandata la purificazione della tavola e dell’ambiente prima di ogni seduta.
Il "problema maggiore" si presenta alla conclusione, infatti, si racconta che, se non si è a conoscenza di come chiudere tale portale, la presenza potrebbe rimanere nel luogo dove ci si trova ed infestarlo.
Si pensa, anche, che lo spirito possa impossessarsi delle persone che partecipano alla seduta, causando danni psichici, depressione, alterazione della personalità, crisi suicide e omicide.



Quanto c’è di vero in tutto ciò secondo voi?
Qual è la vostra idea?
Insomma, ci credete o no?

MissPrice per voi.



Commenti

Post popolari in questo blog

Ed Gein, il macellaio di Plainfield

La vera storia di Emily Rose

presentazioni