babadook, chi ha paura dell'uomo nero?




The Babadook è un film horror australiano uscito nel 2014, scritto e diretto da Jennifer Kent. Si basa sul cortometraggio della stessa Kent "Monster" del 2005, tant'è che può essere definito un "prolungamento" di quest'ultimo.



TRAMA

Samuel, è cresciuto senza padre da una madre in grandi difficoltà sia economiche sia psichiche, distrutta dallo stress causato dalla morte del marito avvenuta 6 anni prima e dalla iperattività del figlio. Il bambino, infatti, non dorme bene, la tiene sveglia, è aggressivo con tutto e tutti, non ha molti amici e la stessa madre arriva quasi ad odiarlo.
Le cose peggiorano quando nella loro vita si materializza un libro di favole spaventoso, intitolato "babadook" che parla di un misterioso uomo nero. Messo via dopo la prima lettura, continua a riapparire con insistenza in casa della donna, fino a quando la sua storia non comincia lentamente ad avverarsi, intrappolando i due nella loro stessa casa.


 
 


Il film cerca di essere un horror ma in realtà l'orrore è solo il contorno di un film drammatico che punta a proporre aspetti di psicosi mentale. Infatti è la storia di una madre single, disperata, in cerca d'amore, abbandonata da tutti e destinata alla follia. La donna non ha mai affrontato la morte del marito avvenuta lo stesso giorno della nascita del figlio e con ciò sembra non accettare neanche la sua creature che viene quasi considerata colpevole della perdita dell'uomo.


                                      


                        


Le parti horror, comunque, sono alquanto terrificanti. Puntano sulle paure più classiche dell'uomo: quella del buio, dell'uomo nero dentro l'armadio ma soprattutto della perdita d'amore da parte della propria madre. Scene cupe, immagini inquietanti, possessioni, coltelli e sangue, tutto ciò ben inserito per rendere il film un eccellente horror davvero pauroso e ansioso.


 
 
 
 
 
 


Un finale ricco, inaspettato e forse, credo volutamente, poco chiaro che porta con sè una morale come le più classiche favole di tutti i tempi.


 
 
 
 
Un saluto a tutti. MissPrice.

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